Le risposte degli operatori del Consultorio Giovani di Ostiglia agli studenti: come affrontare le relazioni in modo consapevole
Nell’ambito dello sportello di ascolto attivato dal Consultorio Giovani di Ostiglia a favore degli studenti del Liceo Galileo Galilei, è stato affrontato fra gli altri temi di grande rilevanza quello della sessualità. Di seguito le domande più frequenti dei ragazzi in merito a questo argomento e le risposte degli operatori del Consultorio.
È legale avere figli al di sotto di una certa età?
Dal punto di vista fisiologico, con la maturazione sessuale che può verificarsi anche prima dei 14 anni, sia un ragazzo che una ragazza sono in grado di procreare. Dal punto di vista legale, la Legge 66 del 1996 “norme contro la violenza sessuale” sancisce che chiunque compia atti sessuali con un minore al di sotto dei 14 anni è penalmente punibile. Al di sotto di 16 anni non è possibile procedere al riconoscimento giuridico di un figlio. Il riconoscimento di un figlio presuppone la capacità di assumere su di sé la responsabilità genitoriale, ossia l’esercizio dei diritti-doveri nei suoi confronti, nonché di svolgere le funzioni proprie del ruolo genitoriale quali: protezione, educazione, accudimento e mantenimento. Tale responsabilità e funzioni gravano su entrambi i genitori.
Un rapporto sessuale per telefono può essere perseguito dalla legge?
La domanda apre all’opportunità e necessità di riflettere sul diffondersi di una serie di nuovi comportamenti che coinvolgono il mondo dei social e le nuove tecnologie. Il sexting, ad esempio, quale modalità sempre più diffusa di scambiare all’interno della coppia materiale sessualmente esplicito (foto, messaggi, video) attraverso l’utilizzo di strumenti telematici di per sé non costituisce un reato, ma attiene alla sfera della libertà degli individui di esprimere liberamente la propria sessualità. D’altro canto però, può succedere che tra le persone che praticano il sexting in un primo momento vi sia fiducia, condivisione e consenso. Un consenso che successivamente può venire a mancare e il materiale da intimo e privato essere diffuso attraverso la rete magari con lo scopo di denigrare, ferire e vendicarsi. In questo caso ci troviamo di fronte al reato cosiddetto di “revenge porn” (vendetta sessuale). Nel 2019, in Italia è entrata in vigore una legge contro il revenge porn e la violenza di genere, la c.d. Legge Codice Rosso, che punisce penalmente chi commette tale reato. È importante quindi una corretta informazione sulle conseguenze del sexting, che ci renda consapevoli della possibilità di un utilizzo non appropriato delle nostre immagini. Per approfondimenti: (https:/azzurro.it/sexting/) e linea d’ascolto gratuita al numero 1.96.96. attiva tutti i giorni, 24 ore su 24.
Le relazioni a distanza possono funzionare?
Per rapporti a distanza possono intendersi diverse tipologie di relazioni. In ogni caso un rapporto di reciproca attrazione nato, ad esempio su una chat di un social, necessita prima o poi di un incontro e conoscenza “di persona”, così come una relazione nata “face to face” che per diversi motivi prosegue su una chat dovrebbe contemplare incontri regolari, diversamente è difficile che possa funzionare. Un’amicizia può anche funzionare per molto tempo senza un incontro effettivo e arricchirsi comunque, se invece si tratta di una relazione amorosa, e il desiderio di incontrare la persona non viene soddisfatto, ciò è fonte di grande frustrazione.
Come bisogna comportarsi al primo rapporto sessuale?
Il rapporto sessuale dovrebbe essere mosso dal desiderio sia fisico che psicologico. Nella migliore possibilità i due aspetti si fondono e la relazione è coinvolgente. Anche qualora si tratti di solo desiderio fisico, purché assolutamente e liberamente scelto da entrambi, è necessario proteggersi dalle malattie sessualmente trasmissibili e dalle gravidanze indesiderate. In entrambe le situazioni è importate essere in grado di fare le scelte corrette e adeguate. A tale proposito è possibile per le persone tra i 14 e i 21 anni rivolgersi al Consultorio Giovani per una consulenza con l’equipe degli operatori che sapranno affrontare tutte le tematiche affettive relazionali che ostetriche ginecologiche. Sarà possibile anche ricevere un aiuto su come vivere in piena consapevolezza un’esperienze piacevole e appagante. È bello affrontare il rapporto intimo con complicità di coppia e spensieratezza (senza dimenticare di proteggersi). L’intimità fisica in una coppia che vive un sentimento accresce il coinvolgimento e l’innamoramento, per cui si apre la possibilità di non riuscire a mantenere la giusta distanza emotiva in molti altri aspetti della relazione. L’intimità prevede una completa fiducia nell’altro che ci accoglie con il proprio corpo, questa fiducia andrebbe conosciuta e conquistata con una buona comunicazione, per la quale occorre la capacità di dialogare, ascoltarsi, capirsi e, prese le opportune precauzioni, abbandonarsi.
Gli antibiotici inibiscono gli effetti della pillola del giorno dopo?
Gli antibiotici, come tutti farmaci, poterebbero interferire con l’effetto desiderato; pertanto è sempre consigliato riferire al medico che ci prescrive una cura quali altri farmaci si stanno già assumendo, in modo che possa darci le indicazioni più adeguate al nostro caso.
L’aborto è considerato un contraccettivo?
No, l’aborto (o interruzione volontaria di gravidanza) non è da considerarsi una forma di contraccezione; così come la contraccezione di emergenza (o pillola del giorno dopo). L’interruzione volontaria di gravidanza è normata dalla Legge 194 del 22 maggio 1978, “Norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione volontaria della gravidanza” che all’art.1 recita”: L’interruzione volontaria della gravidanza, di cui alla presente legge, non è mezzo per il controllo delle nascite”. Lo spirito della legge è quello di garantire alla donna la possibilità di effettuare (entro la 12esima settimana) una scelta consapevole in merito all’opportunità di proseguire o meno una gravidanza e di abortire in strutture pubbliche in modo gratuito e sicuro. L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce poi contraccettivi d’emergenza “tutti quei metodi contraccettivi in grado di fornire alla donna un mezzo privo di rischio per prevenire una gravidanza indesiderata dopo un rapporto sessuale non protetto, o in caso di fallimento del metodo contraccettivo”; pertanto tale metodo deve essere considerato come una misura occasionale. Si tratta di un farmaco che, impropriamente, viene chiamato “pillola del giorno dopo” o “pillola dei cinque giorni dopo”: consiste in una compressa da assumere subito dopo un rapporto a rischio di gravidanza indesiderata, e comunque non oltre le 72 o 120 ore.
Come funzionano i contraccettivi ormonali a livello chimico-fisico?
I contraccettivi ormonali sono farmaci; contengono gli stessi ormoni che noi produciamo naturalmente, ma sono stati ottenuti attraverso un processo di sintetizzazione in laboratorio. Assumendo per via orale gli ormoni che normalmente vengono prodotti dal nostro organismo, si induce un’azione inibitoria delle gonatropine ipofisarie (FSH, LH),che si mettono a “riposo”. Non viene stimolata la produzione e maturazione di ovuli da parte delle ovaie. L’azione dei contraccettivi ormonali è reversibile, quando si desideri programmare una gravidanza è sufficiente interromperne l’assunzione. I contraccettivi orali agiscono a tre livelli: svolgono un’azione inibitoria impedendo l’ovulazione; ciò è dovuto all’azione del progestinico, mentre l’estrogeno ha un’azione modulatrice sul ciclo mestruale; entrambi gli ormoni poi determinano un cambiamento fisiologico del muco vaginale che rende più ardua la risalita degli spermatozoi verso le tube; modificano la mucosa uterina (endometrio) per evitare il posizionamento dell’ovulo. Esistono diverse tipologie di pillola, che si differenziano per il contenuto ormonale ciò ne determina anche una diversa modalità di assunzione; tutte le pillole vanno assunta a partire dal primo giorno della mestruazione, con regolarità giornaliera e alla stessa ora.
Il Consultorio Giovani è contattabile telefonicamente allo 0376.435906 e via mail a miriam.viviani@asst-mantova.it. Su appuntamento il martedì dalle 14 alle 16 all’ex ospedale via belfanti,1 di Ostiglia.