Vaccinazioni anti-Covid, un giorno che passerà alla storia

Il 27 dicembre le prime dosi per il V-day, in corso ora i richiami per le persone vaccinate

Si è tenuto anche a Mantova il 27 dicembre il V-Day. ASST è stata infatti identificata fra gli hub di Regione Lombardia per la somministrazione dei primi vaccini contro il Covid. Le dosi sono arrivate in tarda mattinata alla Farmacia dell’ospedale di Mantova, dove il personale le ha ricevute e conservate fino al primo pomeriggio.

L’attività vaccinale si è svolta all’interno del nuovo punto prelievi del Poma e ha coinvolto circa 50 professionisti della sanità mantovana. Erano presenti i vertici di ASST, i presidenti degli ordini professionali, le autorità locali per celebrare solennemente questo momento storico. Il direttore generale di ASST Raffello Stradoni ha ringraziato il 118, le forze dell’ordine, i volontari e tutto il personale che ha contribuito a fare giungere le dosi a destinazione e a organizzare l’iniziativa: “Dopo questa prima giornata, daremo il via al piano vaccinale, che coinvolgerà via via il resto della popolazione”.

Antonietta Giardino, responsabile Vaccinazioni dell’ASST di Mantova, ha parlato di una “giornata molto positiva, emozionante, di grande speranza e anche impegnativa”.

Soddisfatto anche il presidente dell’Ordine dei Medici di Mantova Stefano Bernardelli: “Finalmente stiamo iniziando a voltare pagina, ma bisogna prestare attenzione a tre aspetti importanti: il primo è che la battaglia contro il virus resta complessa e ancora lunga, nonostante si sia aperta la fase delle vaccinazioni che ci dà più forza e fiducia. Inoltre non è il vaccino che vince la pandemia, ma l’atto di vaccinarsi ed ogni cittadino è parte di questa sfida. La terza cosa fondamentale è che, anche se inizia ad intravedersi una luce all’orizzonte, dobbiamo ancora continuare a combattere ed è pertanto indispensabile non abbassare la guardia.”

Anche il sindaco di Mantova Mattia Palazzi ha richiamato i cittadini ad essere responsabili e a farsi vaccinare, un gesto importante per uscire da questo dramma.

Nelle settimane successive si è proceduto con altre vaccinazioni per oltre 4.000 operatori. Coinvolte varie categorie fra le quali i dipendenti di ASST, di ATS, i medici di medicina generale, i volontari delle croci, il personale delle ditte che lavorano in appalto con ASST, gli studenti dei corsi di laurea, i tirocinanti, il personale degli erogatori privati, gli operatori e i pazienti delle rsa. Alla campagna ha aderito l’82 per cento del personale di ASST. Fino all’inizio di febbraio si continuerà con la somministrazione della seconda dose per le persone che hanno già ottenuto la prima.

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