Per la ripresa l’attività di orto e giardinaggio, comune a tutte le strutture della Psichiatria Mantova 2
Dopo il difficile periodo del lock down che purtroppo sia i nostri pazienti che noi operatori abbiamo vissuto, fatto di videoconferenze, di distanza, di blocco nelle case e di poco contatto con la natura, finalmente durante la fase 2 abbiamo potuto rivederci, seppure con le mascherine, gel e distanza di un metro.
Fortunatamente tutte le nostre strutture sono circondate da spazi verdi e avevano già avviato da alcuni anni attività legate all’orto e al giardinaggio. Queste attività si sono rivelate fondamentali in questa fase di ripresa, oltre che per la loro valenza di offrire uno spazio di cura e riabilitazione alternativo anche per riprendere quel legame con gli utenti e con la natura stessa che si era dissolto, costretti a vivere segregati in casa, seppur con una buona motivazione.
Gli operatori del CD di Suzzara e Ostiglia si sono concentrati, insieme agli utenti, nel prendersi cura di fiori e aiuole; a Ostiglia hanno creato anche un “giardino esotico”, una cascata di sfumature verdi, colori, profumi inusuali.
In comunità CPM di Riva di Suzzara e CRA di Quistello si sono cimentati nella coltivazione di ortaggi di vario genere, pomodori, zucchine, melanzane, peperoni, cavoli, insalata. Anche qui colori e profumi d’erbe aromatiche.
Utenti e operatori hanno potuto riprendere i rapporti umani, seppur mantenendo la distanza, ma potendosi guardare, provare emozioni e sentire le emozioni altrui, ristabilendo un rapporto empatico e permettendo agli utenti di prendersi cura di sé stessi, riconquistare il proprio benessere psicofisico attraverso l’accudimento dell’ambiente e riprendendo l’attività al sole e all’aria aperta. Un sottile filo verde ha ricongiunto operatori e utenti nella psichiatria Mantova2.
Gli operatori Unità Operativa Psichiatrica Mantova 2 ASST Mantova