Più di 21mila tamponi fra territorio e ospedale

Il superlavoro del Centro Servizi in emergenza: esami per pazienti, personale e ospiti delle rsa, forze dell’ordine, medici di famiglia

Sono 21.246 i tamponi eseguiti fino al 25 maggio dal personale di ASST Mantova, nell’ambito dell’attività svolta dal Dipartimento Fragilità, diretto da Angela Bellani.  I test nasofaringei per verificare la positività al Covid sono stati effettuati sul territorio (14.158, destinati alle strutture socio sanitarie e a domicilio) e in ospedale (7.087). Nello stesso periodo sono stati monitorati 570 pazienti ed erogate 500 consulenze al giorno.

L’emergenza ha imposto infatti al Centro Servizio un ampliamento delle sue funzioni e degli orari di apertura, sette giorni su sette, grazie a un rafforzamento della dotazione organica e attraverso la creazione di una Centrale Operativa.

Chi è sottoposto ai tamponi? Persone sintomatiche o che hanno avuto contatti con positivi; pazienti che a chiusura del periodo di isolamento fiduciario devono eseguire un doppio controllo per l’attestazione della guarigione virologica; pazienti che devono sottoporsi ad esami invasivi o a interventi; dipendenti delle strutture sanitarie; dipendenti e ospiti strutture sociosanitarie, in particolare Rsa; persone che devono rientrare al lavoro; forze dell’ordine; medici di medicina generale.

Dove si effettuano i tamponi? ASST ha messo in campo strutture montate dalla Protezione Civile, in una logica di prossimità territoriale: una tensostruttura davanti al Pronto Soccorso di Mantova e nel parcheggio del palazzetto del rugby di Viadana;
un prefabbricato all’ospedale di Pieve di Coriano e Asola.

È stato inoltre siglato un accordo di collaborazione con ATS, Unione Nazionale Istituzioni e Iniziative di Assistenza Sanitaria – Sezione di Mantova denominata UNEBA, Associazione Provinciale Mantovana degli Enti Assistenziali denominata A.Pro.M.E.A per lo svolgimento dell’attività in 48 strutture socio sanitarie della provincia di Mantova. I dati parlano di 6.765 tamponi a cui sono stati sottoposti operatori e ospiti.

Durante l’emergenza Coronavirus, tra le altre attività, non si è mai fermato il lavoro del Centro Servizi dedicato alla gestione del cronico con circa 800 pazienti seguiti, 180 ricette emesse, 40 rinnovi di Pai (Piano assistenziale individualizzato), 30 monitoraggi e 46 persone visitate nell’ambulatorio Integrato paziente cardiopatico e ambulatorio dello scompenso.

 

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