Con la campagna di Napoleone Bonaparte la fine dell’Ospedal Grande

Alla fine del ‘700 l’attività sanitaria fu trasferita alle Grazie, quindi all’ex convento di San Barnaba e a Sant’Orsola, per arrivare all’inizio del secolo scorso in zona Pompilio

di Gilberto Roccabianca
storico locale

 

 

Nell’aprile del 1796 Napoleone Bonaparte diede inizio alla fulminea campagna militare con cui conquistò il Piemonte, occupò Milano e dilagò fino a Brescia e Verona. Il 3 giugno le sue truppe posero l’assedio alla fortezza di Mantova senza, però, riuscire a conquistarla. La guarnigione austriaca si arrese solo il 2 febbraio 1797 e da quella data i francesi assunsero il controllo e l’amministrazione della città.

Fu in quel frangente che ebbe fine la secolare storia dell’antico Ospedal Grande. Per fare spazio alle truppe occupanti l’ospedale fu evacuato e trasferito fuori città presso il convento francescano delle Grazie. In seguito l’edificio di San Leonardo fu convertito in ergastolo, dove i carcerati svolgevano lavori forzati a beneficio delle truppe occupanti. Nel 1815, con il ritorno degli austriaci, l’edificio fu adibito a caserma e sottoposto a restyling delle facciate che dal 1821 assunsero l’aspetto che vediamo ancora oggi. Da allora è rimasto proprietà demaniale e permanentemente adibito ad usi militari.

L’ospedale invece, ridenominato Ospedale Civico, dopo il breve soggiorno fuori città fu trasferito nell’ex convento di San Barnaba e, dal 1811, trovò sede durevole nel complesso di Sant’Orsola tra corso Pradella e l’attuale via Solferino. Nonostante i cambiamenti di nome e di sede e i pesanti sballottamenti da un occupante straniero ad un altro, i mantovani rimasero sempre affezionati al “loro” ospedale e lo dimostrarono continuando a fare lasciti e donazioni importanti a sostegno dell’istituzione.

Da parte loro, gli amministratori vollero preservare la memoria dell’ Ospedal Grande conservando gelosamente gli antichi documenti che testimoniavano la lunga storia dell’ospedale della città e, a sottolinearne la continuità, inserirono nel sigillo ufficiale dell’Ospedale Civico l’icona della Madonna Incoronata, per non dimenticare il Consorzio e l’Ospedale di Santa Maria della Cornetta da cui traevano le proprie origini.

L’ospedale della città ebbe la sua sede definitiva nell’area del Pompilio all’inizio del secolo scorso, quando vi fu eretto il nuovo complesso, costituito da 11 palazzine autonome, la chiesa e vari servizi, inaugurato il 28 ottobre 1928.

 

Nell’immagine Sigillo dell’ Ospedale Civico con l’immagine della Madonna Incoronata (o Coronetta) – 1839

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