“Un volontariato al contrario: vuoi fare del bene e ne ricevi di più”

Tra novembre e maggio 2018, attraverso l’impegno di una giornalista volontaria, è stato realizzato un giornale con un gruppo di pazienti delle REMS di Castiglione delle Stiviere. Il titolo emblematico del giornale è Cambia-menti. Riportiamo le testimonianza della conduttrice del laboratorio e dei pazienti.

 

Mi sono avvicinata alla realtà delle Rems con la stessa attenzione che un soffiatore di Murano pone nel creare le sue opere in vetro, fragili e bellissime, come tutte le persone che ho incontrato in questi set­te mesi. Persone con un vissuto importante, fatto di drammi ma anche di per­corsi difficili, e non sempre scelti. Uomini e donne con tanta voglia di sapere, ma anche di raccontarsi.

Dopo aver sperimentato varie forme di volontariato, quello delle Rems rimane­va, per me, un mondo da conoscere. “E’ complesso”, mi diceva­no. “Lascia fuori i preconcet­ti, le ombre, gli inevitabili pensieri, e portati dentro solo il cuore, perché, alla fine, serve solo quello”, mi dicevo io. E così è stato, da novembre a maggio.

Ogni giovedì mattina, dal­le 9.30 alle 12, timbravo il cartellino per poter entrare e uscire dalla struttura. Due ore e mezza che non immaginavo si sarebbero rivelate così utili. Sì, perché esiste un volon­tariato “al contrario”, che è quello dove chi vuole fare del bene ne riceve altret­tanto, se non di più. Dona­re conoscenze, esperienze, informazioni di un mondo che sta “al di fuori”, quello era il mio obiettivo, che è poi lo stesso di tutti i vo­lontari impegnati nei vari progetti all’interno delle Rems.

L’umanità è stato il fil rou­ge che ha legato saldamen­te tra loro gli attori di que­sta incredibile esperienza. Il giornalino è diventa­to motivo per parlare dei cambiamenti avvenuti nel corso delle nostre vite; alla fine è diventato uno stru­mento più che un obiettivo.

Ora che il progetto è ter­minato ne esco arricchita e concetti prima scontati oggi assumono significati più forti, partendo proprio dalla parola “Libertà”.

Non posso scordarmi, in­fine, di ringraziare l’amica Rosa e le fantastiche ope­ratrici che mi hanno af­fiancato e guidato in questi mesi trascorsi insieme, e anche loro protagoniste di tali e tanti Cambia-Menti!
Patrizia

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