Apparecchiatura di ultima generazione al Poma: rapidità di esecuzione e minore esposizione per i malati. Ogni anno oltre 600 pazienti in cura.
Un nuovo acceleratore lineare, che garantirà un salto di qualità nella cura dei pazienti oncologici. È stata inaugurata a giugno, all’ospedale di Mantova, L’apparecchiatura di ultima generazione, installata nel reparto di Radioterapia, è stata inaugurata a giugno, alla presenza dell’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera.
Il macchinario è stato acquisito grazie a un finanziamento del valore di 3 milioni e 318 mila euro da parte di Regione Lombardia, nell’ambito del programma straordinario di investimenti in sanità. Si tratta di un’apparecchiatura tecnologicamente avanzata, che sostituisce uno dei due acceleratori attualmente in uso e consentirà di ottenere diversi vantaggi per i pazienti in cura, che sono oltre 600 ogni anno.
Il macchinario permette trattamenti radioterapici estremamente precisi, con notevole risparmio dei tessuti limitrofi al tumore e conseguente migliore tollerabilità. È molto versatile e consente di eseguire trattamenti semplici, ma anche altamente complessi e sofisticati, come la stereotassi body e cranica, che consiste nell’erogare elevate dosi di radioterapia a frazione, per un numero limitato di frazioni.
Un altro vantaggio è legato alla rapidità di esecuzione dei trattamenti, con un minore disagio ed esposizione per i malati e la possibilità di un maggior numero di sedute. E ancora, software specifici permettono di seguire con più facilità la massa bersaglio nei distretti in cui essa sia soggetta a movimenti, causati ad esempio dall’atto respiratorio, nel distretto toracico.
L’assessore regionale ha elogiato la sanità mantovana: “Questo territorio è una punta di diamante per Regione Lombardia, che ha grande stima per i professionisti dell’ASST di Mantova. Abbiamo il dovere di metterli in grado di operare al meglio, anche attraverso strumenti di ultima generazione, come l’acceleratore inaugurato oggi”. Gallera ha sottolineato che Regione punta a rendere sempre più attrattivi gli ospedali: “Oggi abbiamo approvato una delibera per 120 milioni di euro nel campo dell’edilizia sanitaria e ci saranno fondi anche per i macchinari. Abbiamo ben presente, però, il tema della carenza di personale e stiamo cercando di farvi fronte anche attraverso il ricorso agli specializzandi”.
Il futuro della di radioterapia è legato alla realizzazione di cure sempre più personalizzate. La personalizzazione di ogni singolo trattamento dipende soprattutto dall’accuratezza del posizionamento e della precisone del calcolo della dose. L’installazione del nuovo acceleratore è stata possibile grazie alla collaborazione fra Fisica Sanitaria, Radioterapia, Ingegneria Clinica, Qualità Accreditamento e Risk Management e Tecnico Patrimoniale. L’ambiente è stato inoltre reso più accogliente e confortevole attraverso la realizzazione di decorazioni in plexiglass, che rendono omaggio al territorio mantovano: alberi autoctoni nella sala d’attesa, lo skyline di Mantova e una sala di Palazzo Te.
Il direttore generale di ASST Raffaello Stradoni ha ringraziato il personale “per il notevole sforzo messo in campo, c’è un lavoro consistente che porta all’installazione e alla messa in funzione di questo acceleratore, un’apparecchiatura di cui siamo davvero orgogliosi”.