Destinatari i ragazzi dai 14 ai 24 anni. Ogni 10 anni circa 100 milioni di morti al mondo per uso improprio di sostanze
Il SerD-Servizio Dipendenze apre una postazione al Pronto Soccorso di Mantova per intercettare i giovani tra i 14 e i 24 anni che abusano di sostanze psicoattive. L’uso improprio di alcol, farmaci, droghe e tabacco provoca infatti ogni dieci anni circa 100 milioni di morti nel mondo. Secondo i dati statistici, le persone che si rivolgono ai centri di assistenza dedicati si trovano soprattutto in situazioni di cronicità o presentano carichi penali o amministrativi pendenti. Possono trascorrere anche anni tra una situazione di rischio e lo sviluppo della dipendenza.
Il progetto prevede la presenza in Pronto Soccorso dei professionisti del SerD tutti i lunedì non festivi, dalle 15 alle 17, per consulenze settimanali ai pazienti (e ai loro familiari, anche soli) che nei giorni precedenti hanno avuto un accesso alla struttura di emergenza per sintomi secondari all’uso di sostanze legali e non. Il ricorso alle strutture di Pronto Soccorso, del resto, è un evento sentinella che richiede un approfondimento diagnostico e l’eventuale attivazione di idonei percorsi terapeutici. Il medico responsabile del caso, alla dimissione dal Pronto Soccorso, proporrà al paziente o ai suoi famigliari la consulenza. La richiesta verrà trasmessa quindi al Ser.D che potrà optare per vare soluzioni, tra le quali l’adesione ai gruppi psicoeducativi dedicati e ai genitori o la presa in carico da parte dei Consultori Famigliari.
Analogamente ad altri mercati di massa, anche quello delle droghe ha aggiornato i suoi modelli organizzativi, differenziando la gamma delle sostanze disponibili, integrando le linee distributive, sfruttando le opportunità del web, adottando strategie da ‘grande distribuzione’ che hanno portato a un abbassamento generale dei costi. Gli ultimi dati ESPAD (2015) sulla popolazione studentesca lombarda di 15-19 anni integrati da una ricerca condotta a Mantova nel 2017 (Comitato Amici C.A.S.A. San Simone in collaborazione con il Servizio di Medicina delle Dipendenze dell’Ospedale Rossi di Verona) su studenti tra i 17 e 19 anni evidenziano dati che fanno riflettere.
Il 27 per cento degli studenti fa uso di cannabis nell’ultimo anno. I consumatori risultano in crescita dal 2010, con incrementi all’aumentare dell’età. Nel passaggio dai 15 ai 17 anni si verificano gli incrementi più significativi. A Mantova il 4,6 per cento dei giovani presenta dipendenza, con 4 casi su 5 (maschi).
L’81,3 per cento degli studenti lombardi ha bevuto alcolici negli ultimi 12 mesi, dato in lieve diminuzione nel tempo. Aumentano invece le forme di abuso di alcol sia sotto forma di ubriacature che di modalità di assunzione dell’alcol ‘binge’, comportamento diffuso fra i giovani under 24 anni (34,5 per cento). I ragazzi mantovani bevono a pasto nel 7,3 per cento dei casi, all’aperitivo nel 19,5 per cento, dopo cena nel 27,8 per cento e in discoteca nel 45,4 per cento. Il 50,5 per cento dei ragazzi mantovani si è ubriacato nell’ultimo anno con una media di 3,4 ubriacature all’anno, valori superiori anche a quelli medi lombardi. Il 42 per cento si è ubriacato negli ultimi 6 mesi.
I consumatori dichiarati di cocaina sono il 2,2 per cento, stabili negli ultimi cinque anni. La percentuale di consumatori di eroina sembra evidenziare un trend in lieve calo: nell’ultimo anno osservato sono lo 0,8 per cento gli studenti che hanno dichiarato di averne fatto uso. Il 2,6 per cento dei ragazzi lombardi ha utilizzato negli ultimi 12 mesi stimolanti, il 2,4 per cento allucinogeni. Per tutte le sostanze si registrano prevalenze superiori nei maschi. I nuovi stili di consumo delineano una figura di giovane consumatore atipico (rispetto all’immagine del ‘tossico’ tradizionale) che non sembra percepire né il rischio né l’illecito, rifugge la stigmatizzazione, considera il proprio consumo come un comportamento normale, episodico, compatibile con uno stile di vita integrato.