L’idea, nata da una collaborazione con alcune realtà locali, ha come obiettivo quello di promuovere l’inclusione, la socialità e il benessere, attraverso esperienze pratiche e gruppali fuori dagli ambulatori e inserite nella vita reale
Una parete da scalare, un’imbragatura, un po’ di paura e un gruppo di ragazzi con un obiettivo comune: salire in cima. È quello che è successo il primo settembre durante l’uscita che ha coinvolto un gruppo di giovani eterogeneo in carico al Cps-Centro psico sociale di Mantova, accompagnati dagli educatori Andrea e Luca.
L’attività si è svolta in mattinata al centro sportivo ‘My Wall’ di Levata, in provincia di Mantova. Per molti partecipanti si trattava della prima esperienza con corde, moschettoni e prese colorate, ma soprattutto era la prima volta che affrontavano una sfida fisica in un contesto particolare come quello di una palestra per arrampicata sportiva.
Grazie agli istruttori Francesco e Francesca, che hanno spiegato le tecniche base per poter scalere una parete, ciascuno ragazzo ha potuto cimentarsi nell’arrampicata, fino ad arrivare a 15 metri di altezza. Tra incoraggiamenti, risate, timori condivisi e piccoli traguardi, si è creato un clima di sostegno reciproco che ha dato valore aggiunto all’attività.
L’idea, nata da una collaborazione tra il CPS e alcune realtà locali, ha come obiettivo quello di promuovere l’inclusione, la socialità e il benessere, attraverso esperienze pratiche e gruppali sul territorio mantovano, fuori dagli ambulatori e inserite nella vita reale.