Medici di medicina generale, una scuola triennale che punta su formazione teorica e pratica e sul collegamento con il mondo del lavoro

Dalla nascita del percorso nel 2019, sono 41 i corsisti che hanno ottenuto l’abilitazione. I tirocini in numerose strutture realizzano già quella continuità fra specialisti ospedalieri e professionisti del territorio che è il cuore di una sanità di successo

Una formazione specifica per i medici di medicina generale, che contribuirà ad arginare il fenomeno della carenza di organico, garantendo ai nuovi professionisti solide competenze per affrontare l’attività che sono destinati a svolgere.

Angela Bellani

Una speranza per il futuro della nostra sanità? Sì, abbiamo ragione di crederlo, confidando nell’alta qualità di questo percorso e nella nuova generazione che avanza con l’entusiasmo che la caratterizza per portare un po’ di respiro ai nostri giorni dagli orizzonti incerti.

Le delibere più significative per il funzionamento del corso triennale di formazione specifica in Medicina Generale in Lombardia sono principalmente la Delibera di Giunta Regionale XI/7757 del 28 dicembre 2022 e il Decreto della Direzione Generale Welfare 3703 del 19 marzo 2025. La prima approva gli “Indirizzi organizzativi e didattici per la progettazione attuativa del corso” e stabilisce le linee guida generali per lo svolgimento del corso triennale di formazione specifica in Medicina Generale in Lombardia, definisce gli obiettivi formativi, i contenuti del corso, le modalità di svolgimento delle attività didattiche (sia teoriche che pratiche), e i criteri per la valutazione dei medici in formazione.  Il decreto invece approva il bando di concorso pubblico per l’ammissione al corso triennale di formazione specifica in Medicina Generale per il triennio 2025-2028.

Una convenzione attuativa sottoscritta tra PoliS Lombardia e il Polo formativo ASST Mantova ha quindi attuato i provvedimenti, rendendo concreta la realtà formativa di ASST Mantova, che oggi conta 28 tirocinanti, suddivisi su tre trienni. Dal primo giugno 2023, sempre a seguito di delibera regionale, la competenza del corso è passata da ATS Valpadana ad Asst Mantova. La nostra azienda, nella prima fase, aveva solo il compito di erogare tirocini.

La durata del corso è di 36 mesi, suddivisi in 4.800 ore complessive, delle quali 3.200 sono dedicate ad attività pratiche e 1.600 alla preparazione teorica. I tirocini si svolgono in ambito ospedaliero e territoriale, articolati in diverse aree specialistiche – tra cui medicina clinica, chirurgia, pronto soccorso, pediatria, ginecologia, e medicina generale – al fine di garantire un’esperienza completa e coerente con il ruolo del medico di medicina generale all’interno del servizio sanitario regionale.

Particolare attenzione è riservata alla compatibilità tra il percorso formativo e gli incarichi professionali esterni. È infatti possibile per i tirocinanti assumere incarichi di assistenza primaria, continuità assistenziale ed emergenza territoriale nei limiti stabiliti dal regolamento. Al termine dei tre anni, ogni medico dovrà sostenere un colloquio finale con la presentazione e discussione di una tesi elaborata in modo originale.

Qualche numero. Dal 2018 ad oggi 41 sono i corsisti che hanno ottenuto l’abilitazione alla figura di medico di medicina generale.

Al momento, dei 28 corsisti attivi, solamente due studenti non sono incaricati, ma lavorano comunque attivamente in continuità assistenziale.

Il numero totale dei tutor è di 80 e quello dei docenti iscritti all’elenco formatori è di 84.

All’interno del presidio ospedaliero di Mantova, 29 strutture hanno dato piena disponibilità per il tirocinio dei corsisti. Altre 8 strutture, al di fuori del Poma, assicurano l’opportunità di svolgere tirocini: in particolare le case di comunità di Goito e Viadana, gli ospedali di comunità di Borgo Mantovano e Viadana, i presidi ospedalieri di Asola e Borgo Mantovano, i Cps, i Serd.

Ed è questa la vera forza del percorso formativo: una stretta connessione fra il fronte dell’apprendimento in aula e il collegamento con i luoghi di cura ospedalieri e territoriali, la sinergia fra studenti e specialisti. Un paradigma che, una volta terminato il periodo di studio, dovrà proseguire nel lavoro quotidiano, realizzando quella continuità fra specialisti ospedalieri e medici del territorio che è il cuore pulsante di una sanità di successo.

Nel percorso di studi c’è anche la descrizione della nuova geografia dei servizi territoriali costituita da case di comunità, centrali operative e ospedali di comunità.

Molte sono state le tesi su questi servizi territoriali e molto l’interesse intorno al tema della medicina di iniziativa, del lavoro in team, non solo intesa come medicina di gruppo ma come collaborazione strutturata con medici specialisti, infermieri, terapisti della riabilitazione e assistenti sociali per la gestione dei casi complessi.

Il ruolo dei medici di medicina generale è cruciale per la sostenibilità del sistema sanitario, in quanto agiscono come primo punto di accesso alle cure, in particolare per i pazienti affetti da patologie croniche. Sono promotori di sani stili di vita, anche attraverso il costante invito ai loro pazienti a screening e vaccinazioni, orientano, quando necessario, all’accesso ai servizi specialistici ambulatoriali e ospedalieri, contribuendo a un uso più efficiente delle risorse.

Risulta pertanto strategico far partecipare tutti i medici del corso a un importante percorso sul tema dell’appropriatezza prescrittiva, che si inserisce nella cornice di un modello di integrazione tra ospedale e territorio.

Partendo dalla condivisione di percorsi di diagnosi e cura tra specialisti ospedalieri e medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, in ambito di governo clinico integrato, sono stati organizzati momenti formativi che stimolano una comunicazione efficace tra tutti i prescrittori, con l’obiettivo comune dell’appropriatezza prescrittiva finalizzata ad una medicina di precisione, a un’ottimizzazione delle risorse e a una gestione integrata e condivisa dei percorsi.

È in corso uno studio su una campagna informativa che punta sul miglioramento della relazione tra Mmg e paziente e alla riqualificazione del ruolo, attraverso una nuova alleanza tra medico e paziente.

Sarà approfondito anche attraverso una giornata di studio il tema della “giusta distanza” tra medico e paziente per un percorso di cura basato sulla fiducia e sulla stima.

Vorrei ringraziare tutto il personale che rende possibile questa importante realtà e che l’ha fatta camminare fin dalla sua nascita.

Di Angela Bellani, direttore socio sanitario Asst Mantova

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