Linda Gandolfi, oggi professionista di Asst, si è focalizzata sul tema ‘self care ed evoluzione dell’assistenza infermieristica’
Il 10 e 11 maggio 2025 si è tenuto a Catanzaro il XVI CONGRESSO NAZIONALE OSDI (Operatori sanitari di diabetologia italiani), ‘Il diabete dal T1al T3: il self-care e l’evoluzione dell’assistenza nell’era tecnologica tra cure primarie e sanità pubblica’.
Durante l’evento Linda Gandolfi, laureata in Infermieristica al corso di studio in dell’Università degli Studi di Brescia, sede di Mantova, nell’anno accademico 2021-2022 e dipendente di ASST-Mantova, Gruppo Operatorio, ha ricevuto il premio per il concorso miglior tesi di laurea ‘Diabete, self care e l’evoluzione dell’assistenza infermieristica’ con il suo elaborato dal titolo ‘Conoscenza e consapevolezza del diabete: indagine sulle persone con diabete di tipo 2 che accedono all’ambulatorio di diabetologia in un ospedale lombardo’.
“L’interesse per l’argomento – commenta Linda – ha avuto origine dal percorso di tirocinio svolto nell’ambulatorio di diabetologia del Carlo Poma, dove è poi stato somministrato il questionario PDKQ (Patients Diabetes Knowledge Questionnaire) volto a valutare la conoscenza e la consapevolezza sul diabete mellito in persone affette da diabete di tipo 2″.
Il diabete mellito è una patologia cronica a larghissima diffusione in tutto il mondo e destinata ad aumentare nel prossimo futuro con il progressivo invecchiamento della popolazione e la sempre maggiore occorrenza delle condizioni di rischio che ne precedono l’insorgenza.
Una crescita continua ovunque: nei Paesi sviluppati (Europa, Nord America, Australia), così come, soprattutto, in quelli emergenti o ancora in via di sviluppo (Africa, Asia e Sud America). Per questa ragione la lotta al diabete è una delle tre emergenze sanitarie identificate dall’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e una sfida per i sistemi sanitari europei chiamati a garantire una risposta efficace alle necessità delle persone affette da tale malattia.
Un ringraziamento particolare è stato espresso per il personale e gli utenti dell’ambulatorio di Diabetologia in cui si è svolta l’indagine, e a Orietta Riboli e Chiara Ferrari, rispettivamente relatrice e correlatrice della tesi.