Una psicologa in Pronto Soccorso per la presa in carico iniziale e immediata delle vittime di violenza di genere

Servizio telefonico attivo 24 ore su 24 e presenza dell’operatrice sia a Mantova che a Borgo Mantovano per test di valutazione del rischio di recidiva e accoglienza delle donne

Una psicologa in Pronto Soccorso per le vittime di violenza di genere. Grazie alla convenzione fra Asst Mantova e Cav-Centro Aiuto alla Vita, da circa un anno è possibile contare su un servizio telefonico di sos attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 (349.9011590), in grado di rendere disponibile un’operatrice che si prenda cura nelle fasi iniziali della presa in carico delle donne in questa condizione. La psicoterapeuta Eva Corradini viene contattata dal personale nel momento in cui si registra un accesso per violenza presunta o dichiarata a Mantova o Borgo Mantovano e svolge la sua attività in presenza, all’interno della struttura, nella fascia oraria compresa fra le 8 e le 20.

“Dal nostro punto di vista – commenta Angela Furini, medico responsabile del percorso dedicato Donna Vi.vi. (vittima di violenza) nell’ambito del quale si muove l’iniziativa – è una collaborazione molto importante, perché ci consente di eseguire già al momento dell’approdo in Pronto Soccorso alcune prestazioni specialistiche, quali la valutazione del rischio di recidiva. Sulla base del punteggio del test, compilato dalla psicologa, si ottengono indicazioni sull’outcome della paziente, cioè si opta per le dimissioni o l’invio ad altri servizi. Inoltre, la presenza della psicologa permette una vicinanza alla donna che il personale sanitario non riuscirebbe a garantire durante tutta la permanenza in Pronto Soccorso, essendo impegnato nelle attività cliniche”.

Tutto si svolge in una stanza ad hoc, allestita appositamente da Ammi- Donne per la salute. Nel 2023, oltre 120 donne di varie età si si sono rivolte al Pronto Soccorso per violenza. Per fare fronte al fenomeno, l’ospedale mantiene uno stretto collegamento con il territorio, grazie anche agli interventi formativi rivolti ai medici di medicina generale, tenuti appunto da Angela Furini.

“La peculiarità del nostro centro antiviolenza rispetto ad altri centri della provincia, tutti molto attivi – precisa Eva Corradini – è l’opportunità di essere presenti in Pronto Soccorso e di farlo tempestivamente. Da luglio 2023 a oggi siamo stati attivati per un numero complessivo di 46 persone, di cui 10 minori figli delle donne vittime di maltrattamenti (per la violenza sessuale esiste un percorso a parte, ndr). Sono tutti codici rossi, ma solo il 40 per cento di loro ha denunciato. La denuncia può essere presentata entro 30 giorni dalla data del referto stilato dai medici del Pronto Soccorso. Il test per la valutazione del rischio di recidiva, validato a livello nazionale, ci permette di individuare la possibilità di rientro in famiglia o nella propria dimora, allontanando l’autore del reato, o di applicare un regime di protezione. Integro la valutazione del rischio con un primo screening di verifica della personalità della donna, che in condizione di patologia psichiatrica o tossicodipendenza non può essere accolta. In caso di tossicodipendenza si ricorre al servizio ospedaliero”.

La psicologa ha il compito di agevolare quindi non solo il lavoro del personale sanitario, ma anche quello del magistrato, fungendo da trait d’union. Dà vita per altro a un archivio, contente materiale fotografico che viene condiviso con le forze dell’ordine e la polizia giudiziaria, previo consenso dell’utente.

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