Eventi artistici destinati agli ultra 65enni per uscire dall’isolamento, contrastare la depressione, conoscere i servizi di Asst, approfondire tematiche di salute
L’arte come opportunità per uscire dall’isolamento, contrastare la depressione, conoscere i servizi di Asst e approfondire tematiche di salute. Questi, in sintesi, gli obiettivi del progetto ‘L’arte di prendersi cura di sé’, ideato dalla Direzione socio sanitaria di Asst e rivolto a cittadini ultra 65enni, che hanno perso l’abitudine alla frequentazione di luoghi di offerta culturale a causa della pandemia e del lockdown.
Un progetto che si propone di mettere in rete numerosi partner, le principali realtà mantovane che producono cultura, per invitare la popolazione a prendersi cura della propria salute e della propria persona attraverso eventi che danno voce appunto all’espressività artistica. L’iniziativa nasce nel distretto di Mantova e si rivolge principalmente ai cittadini di Mantova con l’idea però di estendersi progressivamente alla provincia.
I PARTNER
Insieme ad Asst ci sono: Comune di Mantova, Musei Civici di Mantova, Conservatorio “Lucio Campiani” di Mantova, Museo di Palazzo Ducale, Museo diocesano “Francesco Gonzaga”, Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani, Fondazione di Palazzo d’Arco, Ars. Creazione e Spettacolo, Fondazione di Palazzo Te, Fondazione Artioli, Accademia teatrale Francesco Campogalliani, Orchestra da Camera di Mantova, CSV Lombardia Sud, Università della Terza Età Aps, C.A.O. Mantova, Mantova Film Studio-Cinema Mignon. Il progetto ha il patrocinio della Provincia di Mantova e un contributo di 35mila euro di Fondazione Banca Agricola Mantovana.
L’INAUGURAZIONE
Il lancio del progetto l’8 maggio al museo Maca-Mantova Collezioni antiche con una presentazione alla stampa. In programma l’intervento musicale degli studenti del Conservatorio: Filippo Bazzani e Federico Crippa, fisarmoniche, scuola del professor Mario Milani, e Anna Bissoli, Sax soprano; Junjie Jang, sax contralto; Marco Vida, sax tenore; Sofia Zavattini, sax baritono. L’Accademia Campogalliani ha interpretato alcuni monologhi con gli attori Francesca Campogalliani, Adolfo Vaini, Roberta Visentini. La direttrice dei Musei Civici Mantovani Veronica Ghizzi ha illustrato il museo, poi visitato liberamente dai presenti. Sul sito di Asst Mantova è stata creata una pagina dedicata che contiene tutti gli eventi proposti dai vari partner mantovani suddivisi per data e per tipologia. Il calendario sarà costantemente aggiornato.
ALLE ORIGINI DEL PROGETTO
“Le recenti istituzioni delle case della comunità quali luoghi di innovazione dell’assistenza territoriale – spiega il direttore socio sanitario di Asst Mantova – prevedono il coinvolgimento attivo della comunità attraverso la valorizzazione e l’integrazione delle sue reti sociali con i servizi di welfare formali attraverso iniziative di co-programmazione, co-design e valutazione partecipata dei servizi o promozione, sostegno e valorizzazione delle reti sociali esterne ai servizi pubblici. Tali concetti si rifanno al più ampio tema del Community Building, inteso come il coinvolgimento attivo della comunità attraverso la valorizzazione e l’integrazione delle sue reti sociali con i servizi di welfare formali”.
Asst Mantova ha infatti partecipato alla ricerca ‘Community Building Network a tutela della salute’, sviluppata dal Cergas – SDA Bocconi e dal MES – Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, in collaborazione con FIASO, Federsanità ANCI e la rete di Prima la Comunità, durato dal 2019 al 2021, che ha coinvolto attivamente i referenti di Asl, ospedali ed enti del terzo settore. Il fine di questa metodologia è quello di migliorare gli outcome sanitari e sociali sviluppando processi di autosostegno all’interno dei gruppi sociali, promuovendo forme di aggregazione sociale, influenzando positivamente le mappe cognitive e i comportamenti sanitari e sociali, favorendo la co-progettazione dei servizi e la partecipazione a processi valutativi.
Nel 2025 si procederà con una verifica dei risultati del progetto, che si propone di raggiungere oltre il 10 per cento della popolazione target e sarà istituito un tavolo permanente.