La psichiatria di Mantova in visita alla mostra di Rubens a Palazzo Te

Un’occasione di contatto con la bellezza, ma anche di riflessione sulle modalità per superare le barriere in termini di fruizione della cultura

Il 29 novembre utenti, famigliari, volontari (della associazione dei famigliari di Oltre la Siepe) e operatori della Psichiatria di Mantova (Centro Diurno, CRA, CPM Grazie) con la guida di Giovanni Rodella hanno visitato la mostra del Rubens al Palazzo Te di Mantova.

La mostra è importante per varie ragioni.

Connessione con Mantova: Rubens ha trascorso un periodo significativo della sua carriera a Mantova, lavorando sotto Vincenzo I Gonzaga. Questo periodo ha avuto un’influenza duratura sulla sua arte.

Focus sulla trasformazione artistica
La mostra mette in evidenza come Rubens abbia trasformato e sviluppato il suo stile artistico durante il suo tempo in Italia. Evidenzia come le sue opere siano state influenzate dalla cultura mitologica italiana e come queste influenze siano continuate nella sua pittura fino alla maturità.

Dialogo con l’architettura
Le opere esposte sono state scelte in funzione del dialogo che riallacciano con i miti e dell’interpretazione che ne fece Giulio Romano nelle varie sale di Palazzo Te.

Valorizzazione del patrimonio artistico locale
La mostra ha un doppio valore, quello di far scoprire le peculiarità inaspettate dei palazzi che ospitano le opere e di raccontare la crescita di un artista.

Riconoscimento internazionale
La mostra è il risultato di un ambizioso progetto che coinvolge diverse istituzioni, tra cui la Fondazione Palazzo Te, Palazzo Ducale di Mantova e Galleria Borghese, rendendo omaggio a Rubens e alla sua influenza sulle corti italiane ed europee.

In sintesi, la mostra non solo celebra l’arte di Rubens, ma mette anche in luce il suo legame con Mantova e l’influenza della cultura italiana sulla sua opera. È un’occasione per apprezzare l’arte di Rubens in un contesto che ha avuto un ruolo fondamentale nella sua formazione artistica.

La mostra è stata molto gradita alle persone adulte del gruppo. L’intensità della dettagliata descrizione e la presentazione tradizionale delle opere oltre che la lunghezza della visita è stata più impegnativa da sostenere per i pazienti. Per lavorare su queste difficoltà nella CPM Grazie ci siamo collegati con il gruppo di associazioni che fanno parte del comitato Viviamo Mantova del Comune di Mantova che lavora sul superamento di tutte le barriere alla fruizione della città e della cultura. In particolare, le rappresentanti dell’Ufficio Unesco andranno in comunità per indagare, tramite interviste, su quali siano gli ostacoli per la fruizione delle offerte culturali.

A cura del Cpm ‘Grazie’

Nella foto in homepage la visita guidata con Giovanni Rodella

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