Psichiatria: non contenere, una scelta possibile e un modello da promuovere

Un approccio che aiuta i pazienti a superare il vissuto del ricovero ospedaliero e il post dimissione

Ospite al convegno “Non Contenere: una scelta possibile”, organizzato all’Asst di BergamoOvest, l’Spdc di Mantova. Chiamati a condividere il progetto Farfalla che vede l’implementazione all’interno del piano assistenziale dei gruppi cognitivo comportamentali condotti dagli operatori. Il personale dopo aver sostenuto la formazione con Umberto Serafini e Massimo Capuccini dell’ASST di Arezzo, co-autori e collaboratori nelle edizioni dei manuali di psicoeducazione specifica per i servizi di diagnosi e cura, si è impegnato a promuovere questo modello per aiutare i pazienti a superare il vissuto del ricovero ospedaliero e il post dimissione.

Grazie all’impegno della coordinatrice Roberta Rosa, del personale del comparto, infermieri e oss e alla collaborazione di Francesco Semeraro e Maria Grazia Oriolli riescono oggi dopo un anno e mezzo a dare continuità al progetto, nato in un momento organizzativo difficile e oggi al suo compimento con una continuità di 4 giorni su 5.

Questo progetto nasce da un bisogno emerso dai pazienti stessi che oggi permette loro di dare un senso a quello che accade prima del ricovero, al tempo trascorso in degenza e ad avere risposte, conoscenza e aiuto.

Oggi molti infermieri e oss in servizio all’Spdc di Mantova conducono e co-conducono i Gruppi con grande professionalità e impegno, motivo di gratificazione professionale e personale.  I pazienti partecipano con interesse agli interventi e traggono dal loro contenuto un aiuto prezioso dato anche dal valore aggiunto che acquisisce la convivenza tra loro e con il personale che permette di conoscersi e di condividere le esperienze più profonde.

La realizzazione del progetto coadiuva la volontà di proseguire il no restraint portato avanti dalla volontà dell’equipe nonostante tutte le difficoltà in essere.

A cura dell’Spdc di Mantova

Nella foto in homepage, da sinistra, Jessica Brugnara, Rossella Bozzelli, Cesare Moro, Roberta Rosa, Sonia Pascon e Donatella Portioli

2 Commenti
  1. Per ridurre le contenzioni nel Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura occorre intraprendere nuove modalità. Migliorare il clima di reparto e ridurre gli episodi di aggressività sono due degli indicatori di efficacia che il metodo “Cognitivo Comportamentale di Gruppo nel SPDC” comporta; questo metodo è stato adottato dal gruppo di lavoro del reparto di Mantova. Già in atto, già voluto fortissimamente dalla coordinatrice Roberta Rosa, già applicato dal gruppo di infermieri. Se applicato in modo costante mostrerà presto dei risultati.

  2. Per ridurre le contenzioni nel reparto di salute mentale occorre…”fare altro”. Occorre “sapere fare altro” e perseverare nell’impegno quotidiano di un diverso approccio. Tra gli interventi possibili quello scelto dal gruppo del SPDC di Mantova è di comprovata efficacia: Intervento Cognitivo Comportamentale di gruppo nel SPDC. La coordinatrice Roberta Rosa lo ha fortissimamente voluto e promosso. Gli indicatori di efficacia mostreranno, se già non l’hanno fatto, risultati tangibili. Complimenti al gruppo di lavoro.

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