Cardiopatie, la riabilitazione è a tutto campo

Un reparto dedicato al Poma per il recupero psicofisico globale dei pazienti operati

La riabilitazione cardiologica, oggi denominata cardiologia riabilitativa, come emerge nell’ultima Convention delle Cardiologie Riabilitative di Regione Lombardia tenutasi a Milano il 2 febbraio 2023, identifica una branca ben definita nell’ambito cardiologico. Essa rappresenta la sommatoria degli interventi necessari a garantire le migliori condizioni cliniche, fisiche, psicologiche e sociali dei pazienti con cardiopatia sia essa post-acuta che cronica.

In particolare, nei pazienti con cardiopatia post-acuta, il ruolo della cardiologia riabilitativa è cruciale nel garantire la continuità delle cure di pazienti che, viste le pressanti richieste di ricoveri per acuti, sempre più precocemente vengono dimessi dai letti dedicati all’acuzie e che nel primo periodo necessitano di uno stretto monitoraggio. Ottenuta la definitiva stabilizzazione clinica, la successiva degenza in Riabilitazione Specialistica Cardiorespiratoria è finalizzata al percorso riabilitativo volto a migliorare le condizioni di salute e una tempestiva ripresa delle attività lavorative e non lavorative. A tale scopo la Cardiologia Riabilitativa favorisce il processo di recupero psicofisico, ma ha un ruolo più importante e potente che è quello di mettere in atto attività farmacologiche e non, in modo di ottimizzare la prevenzione della progressione della malattia. In pratica lo scopo finale è quello della prevenzione (secondaria) della malattia.

In accordo con la Società Europea di Cardiologia, il ‘Gruppo Italiano di Cardiologia Riabilitativa e Preventiva’ afferma che il ruolo della Cardiologia Riabilitativa si è molto evoluto negli ultimi 20 anni e dai primi programmi sviluppati negli anni ‘60, basati prevalentemente sull’esercizio fisico e rivolti a pazienti dopo infarto non complicato. Si è passati a un intervento di cura globale del cardiopatico che comprende la stratificazione del rischio residuo, la valutazione funzionale, l’ottimizzazione terapeutica, l’educazione-informazione sanitaria, la ripresa dell’attività fisica in regime di sicurezza e l’impostazione di significative modifiche dello stile di vita.

Attualmente nel nostro reparto vengono ricoverati pazienti sottoposti a intervento cardiochirurgico, a cardiologia interventistica, affetti da scompenso cardiaco post-acuto o da patologia cardiache e che possano giovare di un percorso riabilitativo, provenienti dal Poma e dagli ospedali periferici o altre strutture lombarde. La degenza media è di due settimane ed è a disposizione un’equipe composta da medici, fisioterapiste, infermieri e personale ausiliario. Si eseguono esami cardiologici strumentali non invasivi. È possibile usufruire, su richiesta, di tutte quelle competenze correlate alla riabilitazione – ad esempio quella psicologica, nutrizionale, pneumologica – ma anche di consulenze specialistiche qualora richiesto dalla patologia concomitante in atto.

Alla luce del ruolo delle Cardiologia Riabilitative in Lombardia sono stati previsti stanziamenti per potenziare questa attività. Il nostro reparto andrà quindi incontro ad un adeguamento strutturale. In tal senso i lavori del blocco C ci permetteranno di potenziare l’attività, di ottimizzare gli spazi e quindi di poter avere una funzionalità migliore. Puntiamo anche a rafforzare l’organico, in modo da incrementare il numero dei pazienti per avviare quei controlli ambulatoriali che tanto avvicinano la Cardiologia Riabilitativa al territorio e alla Medicina di base.

Di Renato Rosiello, direttore struttura Riabilitazione Specialistica Cardiorespiratoria

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