Piede piatto, importante il trattamento in età adolescenziale

Indicazione chirurgica per pazienti dagli 8 ai 13 anni, ma in molti casi si può evitare la sala operatoria e ricorrere a terapie conservative

Il piede piatto può essere del tutto asintomatico oppure dare origine a dolore o notevole limitazione funzionale. La struttura di Ortopedia del Carlo Poma vanta un’attività consolidata in questo ambito, soprattutto a partire dall’apertura dell’ambulatorio dedicato ai bambini e agli adolescenti, che risale a sette anni fa. Il chirurgo ortopedico Manuel Bondi, esperto di questa patologia, approfondisce l’argomento.

A quale età può colpire prevalentemente questa problematica?

La totalità dei bambini nasce con il piede piatto, situazione che permane fino a 3 anni, in quanto l’adipe appiattisce la volta plantare. Con la crescita, il grasso si riassorbe e a quel punto si è in grado di capire se la patologia è presente oppure no.  I controlli iniziano a partire dai 6 anni di età. Spesso si gestisce il paziente in modo conservativo: gli esercizi fisioterapici per la propriocezione, muoversi a piedi nudi, indossare scarpe con la suola bassa. Il plantare viene consigliato solo in presenza di dolore, mentre in passato si tendeva ad abusare della prescrizione.

È importante intervenire in età precoce?

Sì, per riuscire a correggere il piede in modo efficace, ma solo dai 6 anni in poi, non prima. Occorre inoltre rivolgersi a uno specialista esperto, per evitare forzature nell’indicazione chirurgica, non sempre necessaria. Meglio intervenire chirurgicamente nell’adolescenza, dagli 8-9 anni fino ai 13, in base allo sviluppo, perché in età adulta il piede è formato e lo si può soltanto modificare strutturalmente e meccanicamente, tagliando e spostando l’osso, mediante interventi più complessi. Il piede piatto nell’adulto deriva da una problematica non trattata nel bambino oppure da un trauma. Può causare disturbi alle ginocchia, alle caviglie, alla colonna vertebrale. Esistono anche altre cause, ad esempio patologie reumatiche o neurologiche.

Come risponde l’Ortopedia del Poma a questi pazienti?

Attraverso un ambulatorio dedicato per gli adolescenti (mercoledì pomeriggio) e per gli adulti (martedì mattina). In quello degli adolescenti vediamo circa 700 pazienti l’anno, di cui la maggior parte per piede piatto. Di questi ne abbiamo operati il 5 per cento. Al piede piatto è spesso collegato l’alluce valgo, che può aggravare il primo e occorre intervenire su entrambi i disturbi. Abbiamo a disposizione strumentazioni e materiali innovativi, quali viti riassorbibili e placche estremamente sottili e anallergiche, ben tollerate.

Nessun commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

Archivi
Categorie
Iscriviti alla newsletter