Parkinson, a Bozzolo si sperimenta la teleriabilitazione

L’ASST di Mantova all’avanguardia in Regione Lombardia, studio osservazionale sulla fattibilità del progetto di telemedicina

La struttura complessa di Riabilitazione Neuromotoria e il dipartimento funzionale di Riabilitazione dell’ASST di Mantova partecipano allo studio policentrico osservazionale di fattibilità sulla teleriabilitazione nelle persone affette da Malattia di Parkinson.

L’iniziativa si inserisce a pieno titolo nelle attività promosse da Regione Lombardia che, come noto, ha posto tra le priorità della riforma lo sviluppo e l’implementazione della telemedicina e della teleriabilitazione.

Oltre a me, i sanitari principalmente coinvolti sono il fisioterapista process owner del dipartimento funzionale di Riabilitazione Alessandro Amadini, i medici Mario Alfieri, Claudio Curci. Lo studio è condotto nel presidio di Bozzolo, diretto da Fabio Pajola. Lo studio si basa sulla piattaforma di teleriabilitazione SIDERA^B (“Sistema Integrato DomiciliarE e Riabilitazione), ed è promosso dalla Fondazione Don Gnocchi – IRCCS S. Maria Nascente di Milano in partenariato con Università degli Studi Milano-Bicocca, Carlo Cattaneo-LIUC e il Politecnico di Milano.

Il progetto nel suo complesso si basa su un innovativo sistema integrato di riabilitazione domiciliare assistita orientato al benessere del paziente con cronicità quali la Malattia di Parkinson, lo scompenso cardiaco cronico e la broncopneumopatia cronica ostruttiva.

La struttura di Riabilitazione Neuromotoria partecipa allo studio prendendo in carico le persone con Parkinson. Obiettivo principale dello studio è la verifica di accettabilità del Sistema SIDERA^B, in termini sia di utilità percepita sia di facilità d’uso della tecnologia, da parte dei clinici e dei pazienti cronici. L’accettabilità della piattaforma SIDERA^B viene valutata anche nelle dimensioni di impatto sociale, legale e organizzativo.

Soprattutto in questo particolare periodo storico pandemico, in cui stiamo registrando un numero inedito di esigenze di cura e assistenziali negli ospedali e ancora di più nei territori, appare prioritario valutare aspetti legati all’accettabilità e usabilità di soluzioni integrate innovative per la riabilitazione domiciliare di pazienti in condizione di fragilità.

Diretti beneficiari del progetto SIDERA^B sono quindi i medici e fisioterapisti della struttura di Riabilitazione che sono i responsabili della prescrizione e pianificazione del programma riabilitativo domiciliare e i pazienti con malattia di Parkinson e loro familiari che necessitano di riabilitazione al domicilio.

Nel modello SIDERA^B il paziente e il caregiver sono protagonisti di un percorso di cura domiciliare cui saranno agganciati anche attraverso strategie motivazionali che garantiranno una maggiore aderenza e continuità al percorso di cura. In questo modo hanno l’opportunità di sentirsi supportati nell’affrontare le difficoltà legate alla cronicità.

Lo studio prevede il reclutamento dei  pazienti ai quali viene consegnato un kit composto da un tablet, un cicloarmoergometro, un actigrafo da polso e un misuratore di pressione e dalle credenziali di accesso alla ciascuna piattaforma. All’inizio e alla fine del mese di trattamento, mediante appositi questionari, sono valutati il livello di familiarità e competenza nell’utilizzo della tecnologia digitale, la disabilità e la qualità di vita dei soggetti e verranno somministrate loro scale di valutazione specifiche per la malattia di Parkinson.

I medici e i fisioterapisti dotati di credenziali d’accesso alla piattaforma  possono testare la modalità di prescrizione e pianificazione delle attività di riabilitazione. In particolare il medico, sulla base dei dati clinico-anamnestici formula il progetto riabilitativo domiciliare nel quale sono descritti gli obiettivi e i tempi di raggiungimento degli stessi e il fisioterapista propone gli esercizi da eseguire graduandone l’intensità.

Gli esercizi consistono in 30 minuti di attività al giorno per cinque giorni alla settimana, divisi in tre giorni di attività aerobica al cicloergometro, durante i quali i pazienti vengono supportati da filmati al tablet, e due giorni di esercizi di danza, coordinazione ed equilibrio, da eseguire anche eventualmente in coppia, guidati da un video tutorial. Durante queste attività vengono costantemente monitorate frequenza cardiaca, fatica e difficoltà percepita.

I dati relativi all’esecuzione delle attività di riabilitazione vengono automaticamente registrati nella piattaforma informatica SIDERA^B e il personale sanitario può consultare periodicamente i report sulla piattaforma web di teleriabilitazione durante il mese di fruizione.

Lo studio tutt’ora in corso ha visto una adesione convinta dei pazienti reclutati. Le prime considerazioni dei sanitari sono che la teleriabilitazione sia un ottimo strumento per la somministrazione ed il monitoraggio di attività riabilitativa integrate a specifici programmi intensivi di riabilitazione neuromotoria. Sono però necessari ulteriori studi sulla fattibilità ed efficacia di tali strumenti con tecnologia informatica sempre più fruibile per coinvolgere un numero più ampio di utenti.

Di Francesco Ferraro, direttore struttura Riabilitazione Neuromotoria Bozzolo

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