Ricerca al Poma: l’ ‘ABCDE’ dello scompenso cardiaco

Studio multicentrico italiano promosso dalla Medicina Generale di Mantova

Lo scompenso cardiaco rappresenta l’evoluzione clinica finale comune a patologie cardiovascolari inizialmente anche molto differenti tra loro. La prevalenza arriva a più del 10 per cento oltre i 70 anni ed è la maggiore causa di ospedalizzazione.

I sintomi variano. Alcuni soggetti, negli stadi più precoci, possono addirittura non manifestare alcun sintomo, mentre altri possono non dare peso a disturbi come l’affaticamento o la sensazione di “fame d’aria”, interpretandoli come normali segni dell’invecchiamento. In altri casi, i sintomi sono più palesi e possono manifestarsi in maniera improvvisa e tale da richiedere un’urgente ospedalizzazione.

Chiara Mozzini

Dal punto di vista della prognosi, lo scompenso cardiaco è gravato da un’elevata mortalità.  È una malattia cronica, progressiva, associata ad elevati costi per l’alta mortalità e morbilità, che sono destinati ad aumentare considerato il progressivo invecchiamento della popolazione.

Attualmente la diagnosi e il monitoraggio dello scompenso cardiaco sono basati sulla valutazione clinica e sui risultati di alcuni esami di laboratorio. L’ecografia cardiaca rappresenta da sempre la metodica diagnostica meno invasiva, ma allo stesso tempo più significativa.

L’approccio ecografico globale, e quindi non solo al cuore, al letto del paziente (il cosiddetto “bedside”) sta però oggi assumendo sempre maggiore importanza.

Numerosi studi hanno dimostrato che l’utilizzo dell’ecografia bedside è uno strumento utile per la diagnosi e per l’ottimizzazione terapeutica. L’ecografia viene effettuata direttamente al letto del paziente da parte del medico che lo ha in carico e che ne conosce la storia clinica e farmacologica.

Nell’autunno 2021 in Medicina Generale all’Ospedale di Mantova partirà lo studio “ABCDE”, studio multicentrico che vedrà il reparto mantovano come centro promotore in Italia e coordinatore di altri centri italiani. Il paziente ricoverato per scompenso cardiaco verrà trattato seguendo le attuali linee guida proposte dalla Società Europea di Cardiologia, cosa già in atto, ma in più verrà sottoposto a valutazione ecografica globale al fine di ottimizzare, con una metodica del tutto non invasiva, la gestione terapeutica.

In particolare, i  5 punti della valutazione ecografica ABCDE comprendono A (indice caviglia-braccio che tecnicamente si chiama ABI), B (numero di linee B all’ecografia polmonare), C (valutazione dell’arteria carotide), D  (diametri di aorta e vena cava) ed E (frazione di eiezione del ventricolo sinistro del cuore).

I pazienti, una volta dimessi,  verranno poi seguiti con un percorso di follow-up dedicato, sempre dai medesimi medici che hanno seguito il paziente da ricoverato. Lo studio multicentrico “ABCDE” permetterà di raccogliere ed analizzare dati provenienti da vari contesti ospedalieri italiani permettendo ai professionisti continui aggiornamenti e condivisione di risultati al fine di offrire  una diagnostica affidabile e una gestione sempre più efficace di tali pazienti.

Di Chiara Mozzini, medico struttura Medicina Generale ASST Mantova

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