Papilloma virus, nuovo Laboratorio di citologia per la diagnosi precoce del tumore del collo dell’utero

In Anatomia Patologica test molecolare per la ricerca dell’Hpv ad alto rischio. Il Poma centro unico di riferimento per Mantova, Cremona, Crema e Pavia

Il carcinoma della cervice uterina è al secondo posto nel mondo, dopo la mammella, tra i tumori che colpiscono le donne. In Italia si stima che il tumore colpisca circa 2.200 donne l’anno. Questo tumore è causato da un’infezione persistente da Papilloma-virus umano (HPV). Esistono circa 150 tipi di virus HPV, ma solo 14 ceppi causano il carcinoma del collo dell’utero e per questo motivo sono chiamati oncogeni (o ad alto rischio).

La struttura di Anatomia Patologica ASST Mantova è ora in grado di effettuare la ricerca molecolare del Papilloma-virus ad alto rischio, grazie alla moderna strumentazione di ultima generazione in dotazione e al test molecolare HPV DNA che consente di individuare la presenza del virus alto rischio (genotipi: 16,18, 31, 33, 35, 39, 45, 51, 52, 56, 58, 59, 66 e 68) prima ancora che le cellule del collo dell’utero presentino modificazioni visibili al pap test.

L’Anatomia Patologica dispone, inoltre, di personale tecnico e medico completamente dedicati e con particolare esperienza nella diagnostica molecolare e nella lettura citologica dei pap test e di personale amministrativo con competenze nella gestione dei flussi informatici.

L’Anatomia Patologica di ASST Mantova, è stata individuata come laboratorio unico di riferimento del programma di screening del tumore della cervice uterina per i territori afferenti alla ATS Valpadana (Mantova, Crema e Cremona) e ATS Pavia. È il primo in Regione Lombardia tra i 5 centri che hanno avviato il programma di screening con HPV DNA test, grazie all’instancabile lavoro di tutta l’equipe dell’Anatomia Patologica; il nostro modello Organizzativo sarà anche esportato in altri centri lombardi.

L’Anatomia Patologica del Poma è in grado di processare centinaia di test HPV al giorno (da screening ed extra-screening), centralizzando tutto il percorso diagnostico HPVDNA-lettura del pap test (dall’accettazione del campione alla refertazione), con l’obiettivo di rendere omogeneo e rapido il flusso lavorativo, ottenendo in pochi giorni il risultato del test.

L’Anatomia Patologica è inoltre in grado, con un unico prelievo sulla paziente, di eseguire sia il test HPV-DNA che l’allestimento e lettura del Pap-test, grazie alla recente  introduzione della metodica in fase liquida (LBC) (Vials) in tutti i prelievi cervico-vaginali, che permette il completamente diagnostico con tutti i test di controllo previsti dai protocolli nazionali e internazionali (follow-up delle pazienti trattate per lesioni preneoplastiche); tale scelta inoltre riduce o addirittura azzera la proporzione dei pap-test inadeguati, riduce il numero di visite e colposcopie eseguiti nei casi inadeguati, ripetuti o dubbi e ottimizza i tempi di lavoro di tutti i professionisti coinvolti.


Rosa Rinaldi è il direttore dell’Anatolomia Patologica di ASST Mantova

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