Ipercolesterolemia, il killer silenzioso per infarto del miocardio e ictus cerebrale

In provincia di Mantova 1.500 persone con predisposizione familiare. Al Poma un ambulatorio dedicato alle dislipidemie

L’ipercolesterolemia è un importantissimo fattore di rischio per sviluppare infarto del miocardio, ictus cerebrale e malattia delle arterie periferiche. Per quanto spesso si creda che la principale causa di alterazione dei livelli di colesterolo e trigliceridi sia l’alimentazione, in realtà solo il 20 per cento del colesterolo nel circolo sanguigno è di origine alimentare mentre il resto è prodotto dal nostro fegato.

Andrea D’Amuri

L’attitudine a produrre colesterolo nel proprio organismo varia da persona a persona. Esistono tuttavia individui che nascono con particolari mutazioni genetiche degli enzimi coinvolti nel metabolismo del colesterolo, per cui il soggetto produce elevatissimi valori di colesterolo (colesterolo totale maggiore di 300 mg/dl e colesterolo LDL (detto anche colesterolo cattivo) maggiore di 190 mg/dl).

Questi soggetti, che si definiscono affetti da ipercolesterolemia familiare, hanno un elevatissimo rischio di subire infarti o ictus in età precoce (prima dei 55 anni negli uomini e 60 nelle donne). Per quanto si possa pensare a questo come un fatto raro, in realtà si stima che circa 1 persona ogni 250 (indicativamente oltre 1.500 persone nella provincia di Mantova) sia affetta da questa condizione, spesso non riconosciuta e pertanto non trattata.

Esistono poi soggetti che non mostrano colesterolo particolarmente elevato eppure subiscono infarti o altri eventi cardiovascolari precoci, poiché presentano alti livelli di un particolare fattore lipidico quale la lipoproteina (a). Anche in questo caso la diagnosi precoce può fare la differenza tra sviluppare o meno un evento clinico.

Inoltre, i livelli di colesterolo desiderabili non sono quelli riportati sul referto delle indagini di laboratorio ne sono uguali per tutti, ma dipendono dal proprio rischio di avere un evento cardiovascolare. Se nella popolazione giovane e senza altri fattori di rischio, un colesterolo LDL (cattivo) di 140 mg/dl non è un problema serio per la propria salute, in soggetti affetti da altri fattori di rischio cardiovascolare (fumo, ipertensione arteriosa, obesità, inattività fisica) è necessario abbassare i livelli di colesterolo.

Il paziente diabetico per esempio, spesso dovrebbe avere un colesterolo LDL < di 70 mg/dl e a volte addirittura < 55 mg/dl in base alle condizioni concomitanti. Alla stessa maniera, chi ha già avuto un infarto del miocardio o un ictus dovrebbe avere il colesterolo LDL<55 mg/dl per prevenire al meglio il rischio di recidiva.  Alla luce di questi dati, sempre di più le società scientifiche e le istituzioni spingono per una diagnosi precoce ed una presa in carico duratura dei pazienti affetti da dislipidemia.

Da luglio 2023, all’ospedale di Mantova, è presente un ambulatorio dedicato al trattamento della dislipidemia afferente alla struttura complessa di Medicina Generale il cui scopo è fornire un corretto inquadramento diagnostico ed eventualmente terapeutico in tutti i soggetti con dislipidemia (alterazione di colesterolo o trigliceridi plasmatici) o alto rischio cardiovascolare. L’ambulatorio è inoltre sede di centro di reclutamento per studi e ricerche cliniche in collaborazione con diversi atenei italiani.


Di Andrea D’Amuri, responsabile ambulatorio dislipidemia struttura Medicina Generale Mantova

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