Battesimo del robot chirurgico

Sono partiti il 6 novembre gli interventi eseguiti con il nuovo robot chirurgico all’ospedale di Mantova. Al lavoro, per prima, l’équipe dell’Urologia guidata da Paolo Parma per un intervento alla prostata. Poi toccherà alla Chirurgia Generale, diretta da Luigi Boccia, con un’emicolectomia per la rimozione di una neoplasia maligna.

Il robot sarà impiegato anche per altre discipline, principalmente la ginecologia, l’otorinolaringoiatria e la chirurgia toracica. In base alle stime effettuate, le procedure chirurgiche interessate all’innovazione tecnologica, a regime, saranno oltre 300 all’anno, progressivamente incrementabili.

Potenzialmente ogni procedura chirurgica laparoscopica a livello delle regioni pelvica, peritoneale e toracica può trarre beneficio dall’utilizzo del nuovo sistema. Molte prestazioni chirurgiche di tali sedi anatomiche, attualmente eseguite con accesso open per la loro complessità, potrebbero essere effettuate più facilmente con tecnica laparoscopica assistita dal robot. I vantaggi: riduzione delle perdite ematiche, delle complicanze, della degenza ospedaliera. Ne conseguirà una maggiore sicurezza per i pazienti sia dal punto di vista dei risultati oncologici sia per gli aspetti funzionali.

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