Fumatori, 100mila in provincia di Mantova: nasce un nuovo ambulatorio al Carlo Poma

Oltre ai percorsi proposti dal SERD, si svolgerà un’attività promossa dalla Promozione della Salute e dalla Pneumologia. Negli ultimi due anni, con il Covid, i numeri in Italia sono aumentati, salendo a quota 11,3 milioni

Massimiliano Beccaria

In provincia di Mantova, i fumatori sono circa 100.000. Ogni anno 1.000 mantovani muoiono per patologie fumo relate. La speranza di vita di un fumatore è 10 anni più breve di quella di un non fumatore: la metà di questi perdono 20 anni di vita in buone condizioni di salute prima di morire per una malattia legata al tabacco. I numeri sono aumentati in modo significativo. Per fare fronte a questa emergenza, la struttura Promozione della Salute in collaborazione con la Pneumologia del Carlo Poma, ha attivato un ambulatorio antifumo, con la presenza di un pneumologo, uno psicologo della Promozione della Salute e un infermiere di Famiglia e Comunità. Ne parla Massimiliano Beccaria, direttore del reparto di Pneumologia.

Quanti sono i fumatori in Italia?

La percentuale di fumatori nel nostro Paese negli ultimi due anni, durante la pande-mia, è ulteriormente aumentata fino ad arrivare al record del 26,2 per cento (circa 11,3 milioni). Il consumo medio giornaliero è di circa 12 sigarette, ma quasi un quarto dei fumatori dichiara di fumarne più di 20 (oltre un pacchetto). Considerando questi dati, che si riflettono anche sulla nostra realtà mantovana, abbiamo deciso di attivare un ambulatorio dedicato.

A chi si rivolge questo ambulatorio e con quali modalità funziona?

L’attività si svolge per le prime visite in reparto, al primo piano del blocco A, una volta alla settimana, a partire dal 31 maggio: martedì pomeriggio dalle 14.30 alle 15.30. I successivi controlli vengono programmati con l’équipe (medico psicologo e infermiere) in quanto il percorso prevede una decina di incontri e un monitoraggio costante da parte dell’infermiere di famiglia. La prenotazione delle prestazioni avverrà tramite il Centro Servizi o la Pneumologia (ambulatorio multidisciplinare).  Attualmente il percorso è riservato solo a pazienti cronici, titolari di un piano di assistenza individuale, pazienti poli patologici, segnalati dalla Pneumologia o dal Centro Servizi. L’intenzione per il futuro, però, è quella di estendere l’offerta anche ad altri pazienti, all’interno del contesto ospedaliero e contesto territoriale, attraverso un progetto che sta vedendo il coinvolgimento del SERD di Mantova, della Promozione della Salute, della Pneumologia e degli Infermieri di Famiglia.

Quali sono le principali patologie legate al tabacco?

Possono essere suddivise in neopla-stiche e non neoplastiche. Tra le patologie neoplastiche si segnalano i tumori del tratto respiratorio (polmone in particolare), dell’esofago, del pancreas, del colon, della vescica, della prostata, del rene, del seno, delle ovaie e di alcune leucemie. Tra quelle non neoplastiche: la broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco); le patologie di ambito cardiovascolare (coronaropatie e ictus cerebri); i danni sulla sessualità maschile e sull’apparato riproduttivo femminile (menopausa precoce; aumento degli aborti); i danni puramente estetici (gengive bianche, ingiallimento dei denti, invecchiamento della pelle, aumento dell’irsutismo del volto). Nonostante questi fatti innegabili l’idea di curare i tabagisti non è molto diffusa, perché seppur fondamentale per intraprendere un percorso, si punta sulla volontà degli individui di interrompere la dipendenza, che in realtà contempla una guarigione solo nell’1- 3 per cento dei casi.

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