Reumatologia, via alla capillaroscopia

Alomar ha messo a disposizione del reparto uno strumento che permetterà diagnosi e monitoraggio delle malattie del microcircolo

Un capillaroscopio di ultima generazione per la Reumatologia del Carlo Poma. Lo hanno donato ad ASST l’associazione Alomar di Mantova e gli associati della sede Alomar  di Como, mettendo così a disposizione dei professionisti uno strumento di grande aiuto nella diagnosi, il monitoraggio e la definizione di prognosi nelle malattie del microcircolo, sempre più diffuse anche nella popolazione mantovana. La Reumatologia fa capo al Centro Day Hospital Allergologia e Immunologia Clinica, guidato da Maria Teresa Costantino.

La capillaroscopia è una metodica di indagine non invasiva di notevole rilevanza clinica per il  riconoscimento delle anomalie morfologiche e funzionali del microcircolo. Il suo impiego risale agli inizi del ventesimo secolo, ma è solo negli anni ‘70 che raggiunge una collocazione precisa in ambito reumatologico.

Oggi la video capillaroscopia con sonde ottiche a contatto ha aperto prospettive nuove e originali nello studio del microcircolo, a livello della cute periungueale. In tale sede, infatti, l’asse maggiore dei capillari risulta parallelo alla superficie cutanea e quindi al piano di osservazione. I capillari in sede periungueale hanno una caratteristica forma a forcina di capelli e sono disposti a formare una palizzata molto regolare nel soggetto sano.

In altre zone corporee i capillari assumono forme a gomitolo, a punta di spillo o a virgola e non possono essere facilmente valutate. Le immagini capillaroscopiche vengono visualizzate direttamente sul monitor: ciò rende possibile lo studio del microcircolo per la nitidezza e l’ampiezza del campo di osservazione.

La capillaroscopia è pertanto una tecnica di screening diagnostico fondamentale nel riconoscimento precoce delle alterazioni microangiopatiche soprattutto della sclerodermia, ma sono numerose le applicazioni in reumatologia, ad esempio nella diagnosi differenziale delle alterazioni del microcircolo in malattie come la psoriasi e l’artrite psoriasica, il lupus sistemico eritematoso, la sindrome da antifosfolipidi e la dermatomiosite. Inoltre, con questa metodica esiste la possibilità di monitorare l’effetto di specifiche terapie, verificando la risposta ai farmaci direttamente a livello microvascolare.

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