Street art per sensibilizzare le donne sullo screening mammografico

Dipinto murale all’ospedale di Mantova, grazie al progetto Europa Donna. Sant’Agata ricorda di prendersi cura della propria salute

Anche Mantova aderisce alla campagna di sensibilizzazione sull’adesione allo screening mammografico di Europa Donna Italia, svelando il suo murales nell’ambito del progetto ‘Ogni seno ha una storia, lo screening te la può raccontare’. La missione del progetto è quella di realizzare tanti murales, in tutta Italia, con l’effige di una moderna e contemporanea Sant’Agata, elevata a simbolo laico e universale, che ricordi quanto sia importante prendersi cura del proprio seno tutto l’anno. La presentazione dell’opera, inoltre, è stata l’occasione per organizzare un incontro pubblico nelle sedi locali di ATS Val Padana e fare il punto della situazione.

Europa Donna Italia è da sempre impegnata nella prevenzione del tumore al seno e lo sviluppo di questo progetto dimostra quanto sia universalmente condiviso il bisogno di innalzare con questa campagna il numero delle adesioni allo screening, prendendo spunto da un murales di Catania che rappresenta Sant’Agata, come protettrice della salute del seno della donna.

I murales di Europa Donna sono partiti da Foggia e hanno poi interessato Milano, Bergamo e Mantova e a seguire altre città lombarde dove l’adesione agli screening non superano il 49 per cento.

Al Poma il progetto è stato realizzato grazie al sostegno di Associazione di Promozione sociale ‘Colibrì’, Federfarma Mantova, Metal Condotte, Arisi SRL, Anima Digitale, Fondazione Comunità Mantovana, Iom (Istituto Oncologico Mantovano).

DATI LOCALI

La popolazione in età di screening mammografico a Mantova è rappresentata da 87.000 donne. Nell’ultimo biennio 2021-2022 sono state eseguite in provincia di Mantova 41.500 mammografie e sono stati diagnosticati precocemente 97 tumori maligni della mammella. L’85 per cento degli interventi chirurgici è stato di tipo conservativo, consentendo così alla donna una rapida ripresa post chirurgica e ottime prospettive di sopravvivenza. Dati recenti forniti dall’Osservatorio Epidemiologico di ATS Val Padana mostrano un guadagno di sopravvivenza di oltre il 22 per cento per le donne operate nel percorso di screening rispetto alle donne colpite da tumore non aderenti all’invito ad effettuare la mammografia. Lo screening mammografico è offerto in provincia di Mantova in 7 punti di erogazione, rappresentati dall’ ASST Mantova (sedi di Mantova, Borgo Mantovano, Asola, Bozzolo), dall’Ospedale di Suzzara, dalla Casa di Cura San Clemente a Mantova e dall’Ospedale San Pellegrino di Castiglione delle Stiviere.

Per favorire l’adesione e per dare continua assistenza ed informazione alle donne, ATS Val Padana garantisce 32,5 ore alla settimana di sportello telefonico, organizzate dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 15.00 per complessive 5 linee telefoniche al giorno.

Mantova, grazie alla collaborazione di ATS Val Padana, ASST Mantova e altri supporter, ha scelto come collocazione proprio la sede di ASST Mantova in Strada Lago Paiolo, 10. Ad interpretarla l’artista Wiz, al secolo William Gervasoni (Stradedarts – Urban Gallery Milano) che ha rivisto l’immagine della santa in una sua interpretazione personale.

Il progetto continuerà nel 2024 con altri murales e altri artisti in altre Regioni come il Lazio, il Piemonte, la Puglia ed altre ancora.

Questa iniziativa si aggiunge alla campagna di regionale di screening mammografico #iononaspetto con Ambra Angiolini come testimonial, fortemente voluta e promossa dall’Assessore al Welfare Guido Bertolaso e volta a favorire ulteriormente le adesioni allo screening mammografico, introducendo un cambiamento fondamentale per il sistema di prenotazione finalizzato a semplificare l’accesso. È ora infatti possibile per ogni donna di età compresa fra i 45 e i 74 anni scegliere la data per l’appuntamento della mammografia direttamente tramite il sito di Regione Lombardia www.prenotasalute.regione.lombardia.it (le lettere di invito continueranno comunque ad essere inviate, attualmente sono attive entrambe le modalità).

LO SCREENING: UN IMPEGNO COSTANTE PER EUROPA DONNA ITALIA

Tre i punti di questa campagna che si rivolge contemporaneamente alle donne e alle istituzioni: aggiornamento e rimodulazione del messaggio e delle modalità di recapito dell’invito e dell’esito, in modo da incrementarne significativamente l’adesione; verificare sistematicamente la familiarità al primo accesso; ovvero rendere le donne più consapevoli e proattive verso la necessità di effettuare lo screening, spiegando anche concetti come familiarità e seno denso; uniformare lo screening dai 45 ai 74 anni in tutte le regioni, che si traduce nel monitorare che sia stata raggiunta l’uniformità regionale, in virtù del fatto che l’estensione della fascia di età 45-74 fa già parte del Piano Nazionale della Prevenzione.

Oggi questo impegno si traduce in una campagna che unisce diversi mezzi per un unico obiettivo, quello di rendere consapevoli e partecipative le donne e stimolare istituzioni e decisori ad intervenire per colmare le modalità di accesso e l’uniformità tra nord e sud.

La campagna “Ogni seno ha una storia. Lo screening te la può raccontare” gode del supporto della comunità scientifica, tra cui SIRM, GISMa, ONS, AITeRS, Fondazione AIOM e Senonetwork.

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